#: locale=it ## Tour ### Description ### Title tour.name = Branciforte ## Skin ### Button Button_03D37B27_0C7A_63B3_41A1_89572D8C8762.label = MUSEO Button_03D37B27_0C7A_63B3_41A1_89572D8C8762_mobile.label = MUSEO Button_0DECFFED_12FA_D26D_419B_F907711405D7.label = PRENOTA Button_1CA392FC_0C0A_2295_41A3_18DEA65FB6AD.label = CINEMA Button_1CA392FC_0C0A_2295_41A3_18DEA65FB6AD_mobile.label = CINEMA Button_1EBF3282_0C0A_1D6D_4190_52FC7F8C00A5.label = GIOCA! Button_1EBF3282_0C0A_1D6D_4190_52FC7F8C00A5_mobile.label = GIOCA! Button_1FDDCF4A_0C0A_23FD_417A_1C14E098FDFD.label = STANZE Button_1FDDCF4A_0C0A_23FD_417A_1C14E098FDFD_mobile.label = STANZE Button_1FE4B611_0C0A_256F_418E_EA27E66F8360.label = MAPPA Button_1FE4B611_0C0A_256F_418E_EA27E66F8360_mobile.label = MAPPA Button_33E0F47E_11C1_A20D_419F_BB809AD89259_mobile.label = CONTACT Button_7C23DF06_465A_8F9E_41AB_95047A1B2EEC.label = PRIMO PIANO Button_7C778F3E_465A_8FEE_419D_A3AD9EC7D950.label = SECONDO PIANO Button_7DB6F849_465A_9192_41D0_4B023334723B.label = PIANO TERRA Button_9D67ADA6_AF5F_FFBC_41E3_5E4F148FDD2F.label = VIDEO Button_A5E5A123_9D66_92C0_41DF_B39D1A214665.label = INIZIA IL TOUR Button_ADE5F39A_9D7A_95C0_41D2_D3EF94355A71.label = INIZIA IL TOUR Button_F26CF61C_EE3B_011D_41D7_BC564ED9B3FA.label = PIANO TERRA Button_F285D50B_EE3B_00FB_41E9_2AF7FC7EBD1E.label = PRIMO PIANO ### Multiline Text HTMLText_0112804E_3D88_38CA_41C2_C345BC485B09.html =
L’eruzione dell’Etna nel Novecento siciliano


Prof. Sergio Troisi, storico dell’arte
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L’Ottocento siciliano


Prof. Sergio Troisi, storico dell’arte
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Il paesaggio siciliano in Francesco Lojacono


Prof. Sergio Troisi, storico dell’arte
HTMLText_036C1319_3D8F_F856_41C4_5E84061B92C6.html =
I Suonatori di Bernardo Strozzi


Dott. Claudio Gulli, storico dell’arte
HTMLText_0449B99C_3D88_284E_41C3_79823E663F5C.html =
Cristo e la Samaritana di Mattia Preti


Dott. Claudio Gulli, storico dell’arte
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BENVENUTO NEL TOUR VIRTUALE
DI PALAZZO BRANCIFORTE!


IL MUSEO
Aperto al pubblico il 23 maggio 2012, il palazzo si sviluppa su 5.650 mq di superficie e oltre a ospitare gli uffici direzionali della Fondazione Sicilia ne custodisce e rende fruibili alcune delle sue prestigiose Collezioni storico-artistiche e la storica Biblioteca che conserva circa 50.000 volumi.
Dimora gentilizia di origine tardo-cinquecentesca situata nel cuore della città, appartenuta alla famiglia Branciforte, il palazzo è un palinsesto di epoche storiche e di cambi di destinazione d’uso che ne hanno segnato la storia.
Per sostenere lo sviluppo e la promozione culturale della città di Palermo, la Fondazione Sicilia si è impegnata nel restauro di Palazzo Branciforte, i cui importanti interventi iniziati nel 2007, sono stati affidati all’architetto e designer di fama mondiale Gae Aulenti.
Al piano terra sono esposte le collezioni di archeologia e di maioliche, al piano nobile sono custodite all’interno delle sale della Biblioteca le collezioni di filatelia, numismatica, oltre alla collezione del Grand Tour e a quella di sculture. Dalla sala di lettura della Biblioteca si può accedere ai suggestivi ambienti del Monte dei Pegni di Santa Rosalia, raro esempio ancora esistente di composizione architettonica lignea che oggi accoglie la Collezione di Pupi Storici di Giacomo Cuticchio e ospita mostre temporanee.


Largo Gae Aulenti 2, Palermo www.palazzobranciforte.it


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BENVENUTO NEL TOUR VIRTUALE
DI PALAZZO BRANCIFORTE!


IL MUSEO


Aperto al pubblico il 23 maggio 2012, il palazzo si sviluppa su 5.650 mq di superficie e oltre a ospitare gli uffici direzionali della Fondazione Sicilia ne custodisce e rende fruibili alcune delle sue prestigiose Collezioni storico-artistiche e la storica Biblioteca che conserva circa 50.000 volumi.
Dimora gentilizia di origine tardo-cinquecentesca situata nel cuore della città, appartenuta alla famiglia Branciforte, il palazzo è un palinsesto di epoche storiche e di cambi di destinazione d’uso che ne hanno segnato la storia.
Per sostenere lo sviluppo e la promozione culturale della città di Palermo, la Fondazione Sicilia si è impegnata nel restauro di Palazzo Branciforte, i cui importanti interventi iniziati nel 2007, sono stati affidati all’architetto e designer di fama mondiale Gae Aulenti.
Al piano terra sono esposte le collezioni di archeologia e di maioliche, al piano nobile sono custodite all’interno delle sale della Biblioteca le collezioni di filatelia, numismatica, oltre alla collezione del Grand Tour e a quella di sculture. Dalla sala di lettura della Biblioteca si può accedere ai suggestivi ambienti del Monte dei Pegni di Santa Rosalia, raro esempio ancora esistente di composizione architettonica lignea che oggi accoglie la Collezione di Pupi Storici di Giacomo Cuticchio e ospita mostre temporanee.


Largo Gae Aulenti 2, Palermo
www.palazzobranciforte.it



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L’Ottocento siciliano


Prof. Sergio Troisi, storico dell’arte
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L’eruzione dell’Etna nel Novecento siciliano


Prof. Sergio Troisi, storico dell’arte
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Cristo e la Samaritana di Mattia Preti


Dott. Claudio Gulli, storico dell’arte
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I Suonatori di Bernardo Strozzi


Dott. Claudio Gulli, storico dell’arte
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Il paesaggio siciliano in Francesco Lojacono


Prof. Sergio Troisi, storico dell’arte
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MAPPA DEL VIRTUAL TOUR
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MAPPA DEL VIRTUAL TOUR
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STANZE
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STANZE:
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Mettete alla prova la vostra abilità e la vostra passione per l'arte, occhio al dettaglio!
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CACCIA AL DETTAGLIO


Troverai il gioco e le istruzioni alla tappa n9 "Il monte dei Pegni"
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Benvenuti a Palazzo Branciforte
Entra nel tour
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Benvenuti a Palazzo Branciforte
Entra nel tour
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CERCA IL DETTAGLIO ALL'INTERNO DEI QUADRI UTILIZZANDO LA LENTE DI INGRANDIMENTO
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CACCIA AL DETTAGLIO
"Si parte da un dettaglio qualsiasi, talvolta di poco conto, e senza volerlo si giunge a scoprire grandi princìpi."
Georges Simenon
### Label Label_04081005_3D88_783E_41C8_7D374F76ABF3.text = VIDEO INTERVISTE Label_045D6974_389A_1B15_41A1_0C776B1AFD9C.text = {{TITLE}} Label_0A751E52_3DB8_28DA_41B6_9A9A9EFED3B1.text = Dettagli trovati: {{quiz.score8.score}} / 5 Label_14F82305_1BED_F1EE_41AD_7A6E6AD00A22_mobile.text = {{subtitle}} Label_14FBC305_1BED_F1EE_41B3_DAC14B1EE44E.text = PALAZZO BRANCIFORTE Label_14FBC305_1BED_F1EE_41B3_DAC14B1EE44E_mobile.text = PALAZZO BRANCIFORTE Label_199B66BF_3DF8_184B_419A_BA645ED17A0D.text = VIDEO INTERVISTE Label_279E4702_3C88_183A_41C8_4E9146A02932.text = Dettagli trovati: {{quiz.score8.score}} / 5 Label_B90149D3_A6DC_5538_41B1_22DB1B5E4DDF.text = CACCIA AL DETTAGLIO! Label_BDCDFA30_AD4B_6494_41DC_6AA570E7BDC2.text = {{SUBTITLE}} Label_D9DDBF5C_D61E_F041_41D8_A82B952BB62F_mobile.text = {{title}} Label_F8E149D8_C2B9_A279_41E5_64DF8B74D390.text = Troverai il gioco e le istruzioni alla tappa n9 "Il monte dei Pegni" ### Tooltip IconButton_80EC2384_A7E7_DC67_41BB_7F701E6D9343.toolTip = Fullscreen IconButton_818DAD14_A7E4_6467_41E1_8BBBAB21104B.toolTip = Fullscreen ## Media ### Subtitle panorama_AC301363_A28A_286C_419F_6EAB1EF4BDDB.subtitle = Collezione di archeologia panorama_AC30B36D_A28A_6874_41BD_A97ABC34AA30.subtitle = Collezione di archeologia panorama_AC320D76_A28A_7854_41C1_0966D149370E.subtitle = Piano rialzato panorama_AC329325_A28A_69F4_41C0_5073E776EB7C.subtitle = Scala panorama_AC32A856_A28A_5854_41DC_9B0B7366CE66.subtitle = Sala di lettura panorama_AC330E71_A28A_F86C_41E0_7579580BC6AB.subtitle = Fontana panorama_AC37681F_A28A_67D4_41D2_CAE6450900FD.subtitle = Sala dei Novantanove panorama_C7382718_D10B_4BD5_41E4_DF1C0DF5BC45.subtitle = Collezione dei Pupi Storici di G. Cuticchio panorama_C89099D6_D109_C65D_41DA_013C56F482B9.subtitle = Collezione dei Pupi Storici di G. Cuticchio panorama_C89957B1_D109_4AD4_41BB_17F3F09FAFEB.subtitle = Collezione dei Pupi Storici di G. Cuticchio panorama_CA586854_D117_465D_41E3_674C8EC247AF.subtitle = Collezione dei Pupi Storici di G. Cuticchio panorama_CA67A8DC_D117_C64C_41DC_885E7D2BE0DC.subtitle = Collezione dei Pupi Storici di G. Cuticchio panorama_CA6ED113_D116_C7D4_41D6_E7A6247705D3.subtitle = Collezione dei Pupi Storici di G. Cuticchio panorama_CAB591A0_D117_46F5_41D3_3B73D5830B2A.subtitle = Collezione dei Pupi Storici di G. Cuticchio panorama_CB5661A2_D10E_C6F4_41E9_387FB2BCD1DE.subtitle = Collezione dei Pupi Storici di G. Cuticchio panorama_ECF63C08_A84E_B203_41D5_CB1E8F1F6840.subtitle = Collezione di archeologia ### Title album_81B0555A_A4DF_55C6_41E2_CDB81CEAF850.label = erma album_81B0555A_A4DF_55C6_41E2_CDB81CEAF850_0.label = Erma bifronte di volto giovanile ed Hermes barbato album_81B0555A_A4DF_55C6_41E2_CDB81CEAF850_1.label = Erma bifronte di volto giovanile ed Hermes barbato album_81B0555A_A4DF_55C6_41E2_CDB81CEAF850_2.label = Erma bifronte di volto giovanile ed Hermes barbato album_81B0555A_A4DF_55C6_41E2_CDB81CEAF850_3.label = Erma bifronte di volto giovanile ed Hermes barbato album_9068AC82_B35A_8C60_41D6_018D71F6AA39.label = reale giacomo album_9068AC82_B35A_8C60_41D6_018D71F6AA39_0.label = reale_giacomo album_90727B9D_B379_B460_41E6_30CBF9F9D2C0.label = statuetta album_90727B9D_B379_B460_41E6_30CBF9F9D2C0_0.label = 1_Statuetta dedalica album_90CE09A8_B357_77A0_41D5_433CD54C489A.label = Teatro completo album_90CE09A8_B357_77A0_41D5_433CD54C489A_0.label = Pupi Teatro completo album_90DE2717_B356_9C60_41DB_B0A7B466360C.label = Pupi di Farsa album_90DE2717_B356_9C60_41DB_B0A7B466360C_0.label = Pupi di Farsa album_90FBB1A9_B37F_97A0_41E5_D0627E40F4DA.label = FRANCOBOLLI.Al di qua del Faro album_90FBB1A9_B37F_97A0_41E5_D0627E40F4DA_0.label = FRANCOBOLLI.Al di qua del Faro. rif. p.46-47 album_963DB422_B37A_FCA3_41D4_3981058BD30B.label = elmo album_963DB422_B37A_FCA3_41D4_3981058BD30B_0.label = 2_Elmo album_96C8A8D5_B379_95E0_41E4_40ABFAC0DCE4.label = desprez album_96C8A8D5_B379_95E0_41E4_40ABFAC0DCE4_0.label = 6_desprez album_976412E9_B37E_F5A0_41CA_9603A28EDF75.label = oncia carlo album_976412E9_B37E_F5A0_41CA_9603A28EDF75_0.label = 8_oncia_carlo album_97B3CD80_B37B_8C60_41B5_C7AF5EBD5151.label = maiolica piatto album_97B3CD80_B37B_8C60_41B5_C7AF5EBD5151_0.label = 5_maiolica_front album_97B3CD80_B37B_8C60_41B5_C7AF5EBD5151_1.label = 5_maiolica_top album_97D1DAA1_B37E_95A1_41E0_FCC2BAABC260.label = de forbin album_97D1DAA1_B37E_95A1_41E0_FCC2BAABC260_0.label = 7_de forbin album_97F1C0B8_B37A_B5A0_41E1_4918C46A73E9.label = maiolica brocca album_97F1C0B8_B37A_B5A0_41E1_4918C46A73E9_0.label = 4_maiolica album_97F25E06_B37F_8C60_41E2_5F1377A686D2.label = FRANCOBOLLI.Al di là del Faro album_97F25E06_B37F_8C60_41E2_5F1377A686D2_0.label = FRANCOBOLLI.Al di là del Faro,. rif. p. 200 map_E5B8707E_D37E_C64C_41E2_712DBA8DD4B3.label = piano_terra map_E76F229A_D379_4AD5_41E8_0B90C07DDAE2.label = primo_piano panorama_AC301363_A28A_286C_419F_6EAB1EF4BDDB.label = 1A. Cavallerizza panorama_AC3038D2_A28B_D8AD_41E0_376C4A1D9A24.label = Loggia panorama_AC306852_A28A_27AC_41E0_F7A50E622550.label = Ingresso B panorama_AC308380_A28B_E8AC_41E2_7DB5A7B5EDCF.label = Ingresso C panorama_AC30B36D_A28A_6874_41BD_A97ABC34AA30.label = 1B. Cavallerizza panorama_AC30BE55_A28A_3857_41C5_B490A2A1D995.label = 2A. Maioliche panorama_AC320D76_A28A_7854_41C1_0966D149370E.label = 4C. Biblioteca panorama_AC322CB9_A28A_38DC_41E3_E89901C408A6.label = 5B. Filatelia panorama_AC329325_A28A_69F4_41C0_5073E776EB7C.label = 4B. Biblioteca panorama_AC32A856_A28A_5854_41DC_9B0B7366CE66.label = 4A. Biblioteca panorama_AC32C802_A28A_67AD_41DD_3C2A663D052F.label = 5A. Filatelia panorama_AC330E71_A28A_F86C_41E0_7579580BC6AB.label = 3A. Corte interna panorama_AC331956_A28A_D854_41D5_5DEFF221B97A.label = 2B. Maioliche panorama_AC335DC5_A28A_38B4_41E1_671E667FFDC8.label = Ingresso biblioteca panorama_AC336378_A28A_285C_41CA_66EC6D0E4FE0.label = 3C. scalone nobile panorama_AC33F903_A28A_D9AC_418D_385DA4494A66.label = 3B. scalone nobile panorama_AC36659E_A28A_68D4_41C8_27CA400B5839.label = 9C. Monte dei Pegni panorama_AC36914E_A28A_E9B4_41CF_F3C9B8777480.label = 9A. Monte dei Pegni panorama_AC37681F_A28A_67D4_41D2_CAE6450900FD.label = Auditorium panorama_AC3D66A5_A295_E8F4_41D2_BB388357FB05.label = 7. Bronzi panorama_AC3EF114_A296_29D4_41C6_B113212B6AEF.label = 8B. Gran Tour panorama_C7382718_D10B_4BD5_41E4_DF1C0DF5BC45.label = 9B. Monte dei Pegni panorama_C89099D6_D109_C65D_41DA_013C56F482B9.label = 9F. Monte dei Pegni panorama_C89957B1_D109_4AD4_41BB_17F3F09FAFEB.label = 9E. Monte dei Pegni panorama_CA586854_D117_465D_41E3_674C8EC247AF.label = 9L. Monte dei Pegni panorama_CA67A8DC_D117_C64C_41DC_885E7D2BE0DC.label = 9I. Monte dei Pegni panorama_CA6ED113_D116_C7D4_41D6_E7A6247705D3.label = 9G. Monte dei Pegni panorama_CAB591A0_D117_46F5_41D3_3B73D5830B2A.label = 9H. Monte dei Pegni panorama_CB5661A2_D10E_C6F4_41E9_387FB2BCD1DE.label = 9D. Monte dei Pegni panorama_E241BBD7_C158_A648_41E3_31F056F2BB58.label = 6A. Numismatica panorama_E352D1DA_C17F_E278_41D8_5F2F0C06D775.label = 8A. Gran Tour panorama_E53EA7B0_C168_AEC9_41DF_4150A6D9882A.label = 6B. Numismatica panorama_EBEE41CD_A849_921D_41A6_4384D746AFD8.label = Ingresso A panorama_ECF63C08_A84E_B203_41D5_CB1E8F1F6840.label = 1C. Cavallerizza ## Popup ### Body htmlText_9300758F_B357_7C60_41D8_F216C5447189.html =
L. De Forbin
Vue general de Palermo prise des hauteurs de Santa Maria del Gesù
1822
Disegnatori: Huber, su schizzo di L. de Forbin
Incisore: F. Hegui
Acquatinta
Disegnatore francese, studioso di antichità e conservatore del Louvre, Forbin fu in Sicilia nel 1820 ed eseguì numerose vedute degne di nota per il rigore formale della composizione e la concreta aderenza alla realtà.
Vue general de Palermo prise des hauteurs de Santa Maria del Gesù presenta un’impaginazione che diventerà la tipologia vedutistica più diffusa di Palermo: la città immersa nel verde della Conca d’Oro, con sullo sfondo il monte Pellegrino. Un vero e proprio topos figurativo che si ritroverà ancora a fine secolo. In un unico colpo d’occhio si ammirano la città e i suoi ariosi dintorni di campagne, oggi profondamente mutati a causa dell’espansione del centro urbano e dell’abusivismo edilizio. L’impianto è per certi aspetti ancora debitore del vedutismo settecentesco. Il monte Pellegrino, amato e ammirato da Goethe, è il centro focale della veduta, nonché simbolo di Palermo.
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L. Desprez
Vue de la place de la Marché à Catane
1785
Disegnatore: L. Desprez
Incisori: P. Berthault; E.J.N. de Ghendt
Acquaforte
L’incisione rappresenta la Piazza del Mercato di Catania (l’attuale Piazza Mazzini), progettata secondo il modello spagnolo della plaza major, per ospitare sotto i quattro portici botteghe ed esercizi commerciali. Desprez costruisce la sua veduta con una forte impostazione scenografica, non soltanto servendosi delle quinte dei due palazzi laterali, ma guidando univocamente lo sguardo dello spettatore fino al punto di fuga costituito dal Duomo al centro, sullo sfondo. La scena è movimentata dai personaggi che agiscono al centro della piazza, i quali, anche se sovrastati da architetture imponenti, svolgono con disinvoltura le loro attività quotidiane.
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Teatrino completo dell’Opera dei Pupi
Il Teatro dell’Opera dei Pupi è costituito da una struttura composta da quinte scenografiche mobili che ospitano in scena il l’oprante-puparo, che opera celato dalle quinte, e i Pupi, assoluti protagonisti delle scene. Il Teatro dell’Opera dei Pupi della collezione Giacomo Cuticchio conservato a Palazzo Branciforte vede in scena Carlo Magno, Papa Leone e lo scudiero Terigi.
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Pupi di Farsa
Nell’Opera dei Pupi i personaggi di farsa hanno sempre avuto un ruolo importante, rappresentando un legame profondo e diretto con il pubblico cittadino, con cui instauravano un rapporto immediato e di complicità grazie all’uso del dialetto.
I Pupi di farsa, sono i personaggi più antichi del Teatro dei Pupi, le cui maschere erano note già nel Settecento. Nelle farse rappresentate venivano messi in evidenza, con gioco e ironia, alcuni problemi sociali e politici; le storie di questi personaggi erano lo spunto per fare satira sociale e politica che in qualche ebbe ripercussioni sugli stessi opranti, perseguitati dalla polizia borbonica, con i loro teatrini e pupi sequestrati. Ancora oggi alcune farse, tramandate di padre in figlio o da maestro ad allievo, vengono rappresentate dopo lo spettacolo dei Paladini o in occasioni particolari, come il Carnevale.
Nella collezione di pupi storici di Giacomo Cuticchio si possono vedere i tipici personaggi di Virticchio, Nofrio, Scricchianespola, Rusidda, Tistuzza, Peppennino e u Baruni.
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Erma bifronte di volto giovanile ed Hermes barbato
140-160 d.C.
Marmo, Provenienza ignota
Unico reperto statuario della collezione di archeologia, l’erma si caratterizza per il suo grande pregio stilistico e proviene con molta probabilità da un contesto di edilizia residenziale di età imperiale. La doppia erma contrappone due teste di dimensioni poco inferiori al vero, che rispondono a due tipi fisici ed età differenti: una matura, barbata, l’altra giovanile, imberbe. In marmo bianco a grana fine, si conserva in buone condizioni fino alla base del collo. Dell’originaria pittura, che copriva come ogni statua antica la superficie marmorea, non restano tracce. Il volto maturo è incorniciato da una triplice fila di riccioli a lumachella, forati al centro con il trapano, che si trasformano in ciocche mosse ai lati. La testa giovanile ha invece una pettinatura a lunghe bande, separate da una scriminatura centrale e riportate all’indietro sui due lati del volto. Il resto della chioma è come trattenuto da una cuffia, così che l’unione delle due teste al centro è finemente compiuta. Una raffinata scultura da immaginare immersa nella quiete di un giardino in cui proprio la visione dei due volti della testa gianiforme doveva invitare a riflettere sulle età e le tappe della vita.
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Elmo calcidese
Ultimo quarto del VI, primo quarto del V secolo a.C.
Bronzo, lamina martellata
provenienza ignota
L’elmo della collezione della Fondazione Sicilia è parte delle cosiddette “armi da difesa” ed è ascrivibile alla classe degli elmi calcidesi, nello specifico alla prima fase del tipo calcidese della classificazione tipologica del Pflug. Il tipo è attestato sia in Grecia che in Sicilia, in contesti sicelioti e indigeni. Il metallo è notevolmente ossidato, incrostato e, in alcune parti, corroso, con presenza di piccole lesioni superficiali. Sono presenti alcuni forellini in prossimità delle paragnatidi - ovvero le parti dell’elmo che scendono a coprire le guance fin sotto la mandibola - all’altezza delle tempie e sulla sommità della calotta.
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Vaso ovoidale (boccia)
Opera del Passalacqua della Bottega dei Lazzaro
Palermo, secondo quarto del XVII secolo
Maiolica
Il vaso dal corpo ovoidale poggiante su piede a cordolo rigonfio, presenta una tavolozza stesa su uno smalto stannifero molto lucido e costituito dal blu scuro, giallo, arancio, verde smeraldino e blu. Bruno per i contorni. Sulla faccia anteriore, al centro del corpo, campeggia una cornice ovale al cui interno è raffigurato un mezzo busto femminile. La donna, ritratta di profilo su fondo giallo, presenta una elaborata acconciatura con treccia fogliata e indossa una clamide annodata sulla spalla. La restante superficie è divisa in fasce orizzontali di cui la mediana presenta, attorno al medaglione, trofei con loriche, scudi, elmi, spade, faretre e un mascherone barbuto, dipinti su un fondo blu. La parte inferiore del vaso, nei pressi della base, è decorata dalla catena “federiciana”, gialla su fondo blu scuro.
Il vaso potrebbe essere una delle prime opere eseguite da Filippo Passalacqua presso la bottega palermitana Oliva-Lazzaro per le numerose caratteristiche che si avvicinano al repertorio formale e stilistico in voga presso questa e da cui il grande maestro dell’ambito palermitano si discostò nel tempo, seguendo uno stile proprio e personale.
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Statuetta femminile di tipo “Dedalico”
metà del VII secolo a.C.
Terracotta, provenienza ignota
La piccola statua rappresenta una figura femminile in piedi, con le braccia lungo i fianchi, dalla postura rigida e schematica. Indossa un lungo abito e un copricapo cilindrico, il polos, in parte scheggiato.
I lunghi capelli, resi con ciocche verticali e oblique, scendono sul petto suddivisi in tre trecce per lato, incorniciando il viso triangolare. La figura indossa un chitone, un abito lungo fino ai piedi dall’aspetto pesante, trattenuto ai fianchi da una cintura a cordone spessa. Tutta la veste è decorata da quadretti a doppie linee, dentro a ogni quadretto è riprodotta a leggero rilievo una stella a quattro punte. Al di sopra di questo abito, trattenuto dal polos, scende il mantello, l’himation, che giunge fino ai piedi dai bordi resi con una lunga linea continua a zig zag. Accanto ai bordi, si distendono le braccia della figura, le cui mani aperte poggiano sull’abito.
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Rinfrescatoio
Urbino, bottega Patanazzi, 1600-1630 circa
Maiolica
Bacile dalla forma circolare con orlo estroflesso, poggiante su un piede basso appena svasato, ai lati due manici formati da maschere grottesche terminanti in code di serpenti.
Il rinfrescatoio era un vaso dalle fogge ardite, utilizzato per rinfrescare il vino
L’intera superficie interna è occupata dall’episodio biblico del passaggio del Mar Rosso da parte del popolo d’Israele guidato da Mosè (Esodo, XIV, 19-31), in una scenografia complessa, ricca di personaggi, secondo la tradizione tematica della seconda metà del Cinquecento.
A sinistra, in cima a una collina, Mosè stende la mano per far chiudere le acque rosse sull’esercito egiziano, ripreso nella drammatica scena centrale del bacile. Dietro di lui, una folla di persone: soldati armati, donne e anziani che trasportano sacchi e bambini.
In cielo, a sinistra, una grande nuvola si trasforma in una colonna di fuoco e che simboleggia l’Eterno.
Sulla superficie esterna del vaso si delinea un paesaggio marino: una riva, degli scogli e delle piccole imbarcazioni.
La scena è ispirata a un’incisione di Bernard Salomon tratta da una versione illustrata della Bibbia pubblicata a Lione nel 1554 da Damiano Maraffi. La composizione mostra le caratteristiche pittoriche degli istoriati della fine del Cinquecento.
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Mezzo foglio superiore da 50 esemplari
Francobolli da 10 grana del Regno di Sicilia (1859)
I francobolli del Regno di Sicilia – in corso dal 1° gennaio del 1859 - sono considerati dei capolavori, caratterizzati dalla figura di Ferdinando II riprodotta attraverso la perfetta incisione del messinese Tommaso Aloysio Juvara (1809-1875), che fu uno dei più insigni incisori della seconda metà dell’Ottocento.
Il mezzo foglio superiore è costituito da 50 esemplari completo di entrambi i bordi e dal punto di vista estetico rappresenta un affascinante documento di valori bollati, in cui l’effigie regia finemente incisa appare nel pieno della sua bellezza e della sua tridimensionalità.
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Saggi Masini e Lettera spedita da Napoli il 10 giugno
1858
Inizialmente, il compito di incidere i coni delle emissioni napoletane del 1858 del Regno delle Due Sicilie, dei cosiddetti “Dominj al di qua del Faro” era stato affidato a Giuseppe Masini, il quale dopo la stampa in calcografia di una prima fornitura ricevette il compenso di 10 grana per ogni foglio da 200 esemplari, ma anche un “benservito” da parte dell’Amministrazione delle Poste, che affidò l’incarico della stampa a Gaetano De Masa poiché più economico.
Per rivalersi il Masini stampò dei saggi su 23 fogli presso la tipografia Cattaneo, ognuno dei quali conteneva 100 esemplari al fine di richiamare l’attenzione della Real Casa.
Ma il destino gli giocò una beffa: un operaio della tipografia regalò un foglio di saggi a un giovane conoscente, Carmelo Mormile, il quale ne distribuì alcuni, uno dei quali utilizzato per affrancare una lettera, causando così molteplici guai all’incisore, tra cui un procedimento a suo carico.
Infatti, quell’unico saggio che si tentò di farlo passare per posta è un documento di assoluta importanza storica e uno dei documenti più importanti della collezione riguardante le Poste Napoletane. Si tratta la lettera spedita da Napoli il 10 giugno 1858, indirizzata al Signor Pietro Salmieri, Caporale del IX Battaglione Cacciatori in Palermo sulla quale fu apposto l’unico saggio Masini che si tentò di far passare per posta, un saggio da 5 grana, color rosso bruno, che, seppur obliterato, non superò il filtro dei controlli, come mostra la soprascritta tracciata con matita rossa e rivolta all’Amministratore generale delle Poste: “Si trasmette al Sig.r Amministratore Generale delle Poste per la manifesta frode. Il Capo Servizio” e la firma a penna “Pasquale Vallesi”.
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Trionfo di Carlo VI d’Asburgo
1723
Trionfo, oro
3,46 gr; 20 mm
Carlo VI d’Asburgo scelse di usare sulle monete siciliane il numerale III, riconoscendo Carlo V imperatore come primo (disconoscendo dunque gli Angiò) e Carlo II d’Asburgo. Pur tuttavia, il suo successore, Carlo di Borbone, si denominò anch’esso Carlo III di Sicilia, considerando il suo predecessore illegittimo.
Tale caratteristica si trova anche sul suo trionfo aureo del 1723, in cui sul dritto è raffigurata la sua testa laureata dai lunghi capelli volta a destra, su cui si legge CAES CAR III. Sul rovescio, invece, è raffigurata l’aquila incoronata con la testa volta a destra sopra due rami di palma, su cui si legge TRIVMPHAT e, in basso, 1723, l’anno di emissione.
L’aquila incoronata delle monete siciliane è erede dell’aquila sveva, emblema imperiale acquisito dalla corona d’Aragona nel XIII secolo tramite le nozze tra Costanza di Svevia e Pietro d’Aragona. L’aquila, emblema imperiale, rimase simbolo delle monete siciliane fino al 1804.
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Reale di Giacomo d’Aragona,
1291-1327
Reale, oro
4,37 g; 23 mm
Giacomo d’Aragona è il secondogenito di Pietro il Grande, a cui succedette in Sicilia nel 1285 e fino al 1295, quando stipula la rinunzia all’isola a favore della casa d’Angiò con il trattato di Anagni nonché il suo matrimonio con la figlia di Carlo II, Bianca. Giacomo d’Aragona dunque fu egli stesso protagonista delle complesse vicende che videro l’isola al centro delle lotte per il potere tra gruppi contrapposti.
Il reale d’oro di questo sovrano si caratterizza per la presenza sul dritto dello scudo aragonese, incorniciato da due giri di legenda, così come l’aquila incoronata del rovescio con la testa a destra.
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Gran Tour
Nella sala del Grand Tour è esposta una selezione di opere, provenienti dalla Collezione di stampe e disegni della Fondazione Sicilia, ed alcuni volumi della Biblioteca; le opere, sottoposte a periodica turnazione, sono riconducibili alla stagione del Grand Tour ed in particolare alle sue tappe siciliane, e si collocano tra il XVIII ed il XIX secolo, annoverando pregiati volumi a stampa corredati di eccezionali apparati grafici, litografie, acqueforti, acquetinte, acquerelli dell'epoca.
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Teatrino completo dell’Opera dei Pupi
Il Teatro dell’Opera dei Pupi è costituito da una struttura composta da quinte scenografiche mobili che ospitano in scena il l’oprante-puparo, che opera celato dalle quinte, e i Pupi, assoluti protagonisti delle scene. Il Teatro dell’Opera dei Pupi della collezione Giacomo Cuticchio conservato a Palazzo Branciforte vede in scena Carlo Magno, Papa Leone e lo scudiero Terigi.
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Teatrino completo dell’Opera dei Pupi
Il Teatro dell’Opera dei Pupi è costituito da una struttura composta da quinte scenografiche mobili che ospitano in scena il l’oprante-puparo, che opera celato dalle quinte, e i Pupi, assoluti protagonisti delle scene. Il Teatro dell’Opera dei Pupi della collezione Giacomo Cuticchio conservato a Palazzo Branciforte vede in scena Carlo Magno, Papa Leone e lo scudiero Terigi.
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Teatrino completo dell’Opera dei Pupi
Il Teatro dell’Opera dei Pupi è costituito da una struttura composta da quinte scenografiche mobili che ospitano in scena il l’oprante-puparo, che opera celato dalle quinte, e i Pupi, assoluti protagonisti delle scene. Il Teatro dell’Opera dei Pupi della collezione Giacomo Cuticchio conservato a Palazzo Branciforte vede in scena Carlo Magno, Papa Leone e lo scudiero Terigi.
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Teatrino completo dell’Opera dei Pupi
Il Teatro dell’Opera dei Pupi è costituito da una struttura composta da quinte scenografiche mobili che ospitano in scena l’oprante-puparo, che opera celato dalle quinte, e i Pupi, assoluti protagonisti delle scene. Il Teatro dell’Opera dei Pupi della collezione Giacomo Cuticchio conservato a Palazzo Branciforte vede in scena Carlo Magno, Papa Leone e lo scudiero Terigi.
A Palermo, le prime attestazioni storiche del Teatro dell’Opera dei Pupi risalgono ai primi dell’Ottocento e, in concomitanza col clima risorgimentale, si recuperarono le storie del ciclo carolingio, narrate oralmente dai contastorie o cuntisti, attraverso la “storia dei paladini di Francia”, che divenne la tematica principale delle rappresentazioni. La vitalità spontanea di questo teatro proseguì fino alla fine degli anni Sessanta del XX, venendo soggetta alle mutazioni profonde del tessuto socio-culturale che interessarono l’Italia intera nel dopoguerra.
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Affresco di Ignazio Moncada di Paternò
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Collezione filatelica
La Collezione filatelica comprende rarissimi documenti postali relativi alle prime emissioni di francobolli del Regno delle Due Sicilie, dei “Dominj al di qua e al di là del Faro”, che ebbero corso dal 1858 a Napoli e dal 1° gennaio del 1859 in Sicilia.
I francobolli siciliani – con la caratteristica figura di Ferdinando II di Borbone - sono considerati tra i più belli al mondo per la splendida incisione e altre caratteristiche conferite da Tommaso Alojsio Juvara (1809-1875), di origini messinesi, uno dei più insigni incisori della seconda metà dell’800. La raccolta della Fondazione include alcuni esemplari di eccezionale interesse e rarità.
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Collezione archeologica
La collezione è costituita da tre nuclei principali: quello dei reperti concessi in deposito dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici; quello con i materiali, in prevalenza corredi funerari, restituiti dagli scavi archeologici finanziati dal Banco di Sicilia a Selinunte, Terravecchia di Cuti, Himera e Solunto; quello degli acquisti effettuati sul mercato privato e antiquario.
La compongono esattamente 4.751 reperti, prevalentemente ceramiche: da quelle preistoriche e protostoriche a quelle greche, indigene, siceliote e magnogreche in un arco cronologico che va dall’età arcaica a quella classica ed ellenistica, a cui si aggiungono le terrecotte votive e architettoniche, bronzi, monili, vetri e avori. Di età romana sono un’Erma bifronte e un’anfora commerciale vinaria recuperata dal mare.
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Biblioteca
La Biblioteca della Fondazione Sicilia possiede circa 50 mila volumi e svolge una funzione culturale di grandissimo rilievo, disponendo di libri e periodici che, per la maggior parte, mancano presso le altre biblioteche cittadine o difficilmente sono consultabili.
Una ricca sezione è quella sulla storia della Sicilia, sulla Storia dell’arte, sulla Numismatica e sull’Archeologia.
Il Fondo librario antico della biblioteca è costituito da molte pubblicazioni stampate dal 1501 al 1830. Altri due fondi di fondamentale importanza documentaria e storica sono il Fondo Restivo e il Fondo Spatrisano.
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Collezione di maioliche
La Collezione di maioliche annovera al suo interno diverse e raffinate produzioni isolane, sia del XVII e XVIII secolo, come quelle palermitane o quelle di Burgio e di Caltagirone, sia capolavori di maiolica italiana, faentina e urbinate, veneziana e romana e ceramiche estere con pezzi ispano moreschi. Di grande pregio il magnifico piatto di Francesco Durantino, protagonista dell’istoriato marchigiano, la cui espressione decorativa assorbe la lezione della più alta cultura pittorica rinascimentale.
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Il Monte dei Pegni
Il Palazzo dal 1801 venne destinato a nuova sede del “Monte della Pietà per la Pignorazione”, a seguito della richiesta fatta dal Governatore del Monte alla famiglia Branciforte di concedere al Senato Palermitano l’intero palazzo – dietro un pagamento di un canone annuo – al fine di ampliare gli spazi di questa istituzione. La nuova filiale, denominata “Monte di Santa Rosalia”, venne destinata alla sezione dei beni “non preziosi”, per il prestito su pegno di seteria, biancheria e, posteriormente, di oggetti in rame e in bronzo.
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Sala dei Bronzi
La collezione comprende cinquantacinque sculture appartenenti all’Ottocento e al Novecento.
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Collezione di Numismatica
Questa importantissima collezione è composta da 1246 esemplari, esposti nella seconda sala della biblioteca specializzata – che custodisce edizioni molto rare dal XVI secolo in poi sulla monetazione antica, medievale e moderna e alcuni libri del fondo numismatico appartenuto al re Vittorio Emanuele III. Le otto vetrine della sala conservano oltre alle 1172 monete coniate in Sicilia dal 1282 al 1836 anche preziosi documenti che testimoniano un periodo plurisecolare della storia siciliana, come le 74 monete bizantine, arabe, normanne, sveve e angioine di varie zecche.
Ad oggi, questa collezione è la più importante raccolta di monete siciliane dal Vespro al 1836 aperta al pubblico, non soltanto per la quantità degli esemplari, ma soprattutto per la qualità di molti di essi.
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Collezione Pupi Storici Giacomo Cuticchio
La Collezione raccoglie il "mestiere" del Cavaliere Giacomo Cuticchio, capostipite della nota famiglia di pupari palermitani, giunta oggi alla terza generazione. Per "mestiere" si intende tutto ciò che occorre ad un puparo oprante per aprire un teatrino: i pupi, gli oggetti di scena, i fondali, i cartelloni, i piani a cilindro.
Si deve all'opera del figlio Mimmo, che ha innovato e traghettato l'opra nel ventunesimo secolo, se nel 2008 il teatro dei pupi è stato dichiarato Patrimonio orale e immateriale dell' Umanità.
I 109 Pupi e gli altri apparati di scena allestiti in esposizione permanente a Palazzo Branciforte, su progetto di Mimmo Cuticchio, costituiscono un ulteriore tassello della cultura siciliana conservato all’interno di questo museo, ma anche la testimonianza di un teatro antico che vuole custodire le sue radici per continuare a vivere e a trasformarsi.
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Dietro le quinte del Teatro dell’Opera dei Pupi
con il Maestro Mimmo Cuticchio, oprante e cuntista
## Hotspot ### Tooltip HotspotPanoramaOverlayArea_F0F339BB_D109_46D4_41CF_698AAC87F273.toolTip = Il nuovo allestimento della collezione di archeologia HotspotPanoramaOverlayArea_F34268E9_D109_4677_41CB_175A171F5683.toolTip = Maghi ed esseri fantastici nel Teatro dell’Opera dei Pupi HotspotPanoramaOverlayArea_F37845A2_D10B_4EF4_41D0_BD23517CAA85.toolTip = Dalla storia del palazzo al suo restauro HotspotPanoramaOverlayArea_F3A2FF62_D109_3A74_41E8_4FB521A6A828.toolTip = La collezione di Pupi Storici di Giacomo Cuticchio HotspotPanoramaOverlayArea_F3AD7B35_D10B_3BDC_41E8_91B9900D85FE.toolTip = Il Monte dei Pegni di Santa Rosalia HotspotPanoramaOverlayArea_F3AD8EC0_D10A_FAB4_41E7_C293FA826742.toolTip = I nuclei della collezione di archeologia ## Action ### URL LinkBehaviour_BB6AEFBA_A62C_6D68_41E4_C825E71FD0A7.source = https://it.wikipedia.org/wiki/Museo PopupWebFrameBehaviour_0111DB7C_3D88_68CE_41A5_85D1E562B3C5.url = //player.vimeo.com/video/545020571 PopupWebFrameBehaviour_0271E855_3D88_68DF_4199_5BC31527DB12.url = //player.vimeo.com/video/545020571 PopupWebFrameBehaviour_0360C31C_3D8F_F84E_41B5_86AC52EAA5FB.url = //player.vimeo.com/video/545020571 PopupWebFrameBehaviour_043797A8_3D88_F876_4174_D2399E21D41E.url = //player.vimeo.com/video/545020571 PopupWebFrameBehaviour_0D9F2FCC_3DB8_27CE_418D_CE78E68D84DD.url = //player.vimeo.com/video/545024173 PopupWebFrameBehaviour_0DB43865_3DB8_28FE_41AD_B96B2F33EEEB.url = //player.vimeo.com/video/545025450 PopupWebFrameBehaviour_0DD6C154_3DB8_38DE_41BE_69D590307E13.url = //player.vimeo.com/video/545022960 PopupWebFrameBehaviour_0DF90889_3DB8_2836_41AE_F73A7FC217F4.url = //player.vimeo.com/video/545021720 PopupWebFrameBehaviour_542F7976_40C7_5D0A_41B5_9390954C1F05.url = //player.vimeo.com/video/545021720 PopupWebFrameBehaviour_54361841_40D9_3B06_41B9_A11799F26549.url = //player.vimeo.com/video/545025450 PopupWebFrameBehaviour_5454F3C7_40D9_2D0A_41C6_B944901B767D.url = //player.vimeo.com/video/545024173 PopupWebFrameBehaviour_6D137BD1_41F9_5D06_41C7_3731358440EB.url = //player.vimeo.com/video/545020571 PopupWebFrameBehaviour_6F2D088D_41C9_7B19_4195_6C442799F8A3.url = //player.vimeo.com/video/545022960 PopupWebFrameBehaviour_6F4186FC_41FB_54FF_41C4_5C7F870E6EEC.url = //player.vimeo.com/video/545020571 PopupWebFrameBehaviour_7C05AD80_3D88_E836_41CC_674F1161C790.url = //player.vimeo.com/video/545021720 PopupWebFrameBehaviour_7C56BD6C_3D88_E8CE_413C_5B9BD719C890.url = //player.vimeo.com/video/545022960 PopupWebFrameBehaviour_7C602757_3D88_18DA_41C7_635C1C58FF3D.url = //player.vimeo.com/video/545020571 PopupWebFrameBehaviour_7C9F1EBC_3D88_284F_41B5_555E47F675CC.url = //player.vimeo.com/video/545025450 PopupWebFrameBehaviour_7DD88D64_3D88_68FE_41BA_A40817B4D0C4.url = //player.vimeo.com/video/545024173 PopupWebFrameBehaviour_7DDF0945_3D88_283F_41B9_B1351ACDB445.url = //player.vimeo.com/video/545020571 PopupWebFrameBehaviour_7DF9556D_3D88_18CE_41C4_5AAF8A494574.url = //player.vimeo.com/video/545022960 PopupWebFrameBehaviour_7E7B660B_3D88_184A_4198_5AF7F5B5A1B8.url = //player.vimeo.com/video/545025450 PopupWebFrameBehaviour_7ED1B9AA_3D88_E84A_41CD_13C119F113DC.url = //player.vimeo.com/video/545021720 PopupWebFrameBehaviour_7EDD4B44_3D88_683E_41C3_101BD01D0106.url = //player.vimeo.com/video/545024173 PopupWebFrameBehaviour_805C616E_AF36_A48C_41E2_4635578B47F1.url = //player.vimeo.com/video/631794975 PopupWebFrameBehaviour_80EC303E_AF36_A48C_41C6_AE3113E14649.url = //player.vimeo.com/video/631795466 PopupWebFrameBehaviour_815E4A0E_AF37_E48D_41C1_02DC4F194C98.url = //player.vimeo.com/video/631792437 PopupWebFrameBehaviour_8193A4AF_AF37_AD8B_41E2_0087C39159DB.url = //player.vimeo.com/video/631791475 PopupWebFrameBehaviour_81C2B076_AF37_A49D_41D0_2FCB7918082C.url = //player.vimeo.com/video/631793017 PopupWebFrameBehaviour_889B2F26_C3D8_BFC8_41E2_137DB303A1D4.url = //player.vimeo.com/video/632003424 PopupWebFrameBehaviour_AB2D8CC9_C2E8_A25B_41D6_9895E3715A3D.url = //player.vimeo.com/video/557235775 PopupWebFrameBehaviour_ADC5B3F7_A332_ECCF_41AD_0281205D4D92.url = //player.vimeo.com/video/631797107 ## E-Learning ### Score Name score1.label = bps score2.label = spada score3.label = cane score4.label = cappello score5.label = corazza score6.label = castello score7.label = statua score8.label = dettagli ### Question Screen quizQuestion_E9E1A3FD_A84E_75FD_41CC_61DE9FB39163.ok = OK ### Report Screen quizScore_E9E2A3FD_A84E_75FD_41CA_7DC356E2E617.completion = Completed quizScore_E9E2A3FD_A84E_75FD_41CA_7DC356E2E617.downloadCSV = Download .csv quizScore_E9E2A3FD_A84E_75FD_41CA_7DC356E2E617.elapsedTime = Time quizScore_E9E2A3FD_A84E_75FD_41CA_7DC356E2E617.items = Items Found quizScore_E9E2A3FD_A84E_75FD_41CA_7DC356E2E617.questions = Questions quizScore_E9E2A3FD_A84E_75FD_41CA_7DC356E2E617.questionsCorrect = Correct quizScore_E9E2A3FD_A84E_75FD_41CA_7DC356E2E617.questionsIncorrect = Incorrect quizScore_E9E2A3FD_A84E_75FD_41CA_7DC356E2E617.repeat = Repeat quizScore_E9E2A3FD_A84E_75FD_41CA_7DC356E2E617.submitToLMS = Submit quizScore_E9E2A3FD_A84E_75FD_41CA_7DC356E2E617.title = - SCORE - ### Timeout Screen quizTimeout_E9E1B3FD_A84E_75FD_41D0_48C641248220.repeat = Repeat quizTimeout_E9E1B3FD_A84E_75FD_41D0_48C641248220.score = View Score quizTimeout_E9E1B3FD_A84E_75FD_41D0_48C641248220.title = - TIMEOUT -